Occupazione e cattura

 




„I bambini ci tiravano sassi e le donne ci sputavano addosso … Eravamo gente cattiva, traditori, feccia umana. Quel disprezzo ci bruciava quasi più della fame!“

Settimo Bosetti, 1998

Dalla mostra

Nella sua agenda – un regalo della fidanzata – il giurista Mario Zipoli (1911-1991) prese nota degli avvenimenti vissuti nei campi di prigionia tedeschi. Tornò in Italia nel luglio del 1945.

"8 settembre, mercoledì, alle ore 20 ci viene comunicato dalla divisione che c’è stato l’armistizio; 9 settembre, giovedì, dopo una nottata burrascosa, i tedeschi ci hanno piantonato; 10 settembre, venerdì, … Oggi giornata calma. Ci hanno lasciato senza desinare; 11 settembre, ... Anche oggi senza desinare e cena. Alle ore 16 si parte incolonnati per la stazione …, a piedi. … Partiamo in treno alle ore 24 diretti verso l’ignoto; 12 settembre, domenica, alle ore 18 giungiamo a Marsiglia. fa caldo e comincia a farsi sentire la sete. La lingua e le labbra sono aride: la sete è veramente terribile."

Propaganda

Fotografi dei reparti di propaganda accompagnarono la Wehrmacht e le SS durante l’occupazione della terraferma italiana. Le loro immagini avevano lo scopo di dimostrare che nonostante lo sbarco degli alleati la Germania aveva la situazione  sotto controllo. I tedeschi promisero agli italiani che li avrebbero mandati a casa. Agli ufficiali in un primo momento lasciarono addirittura le armi. I soldati semplici gioivano pensando che la guerra per loro fosse finita.

 

Tradimento?

L’annuncio dell’armistizio con le forze alleate da parte dell’Italia, l’8 settembre del 1943, fu interpretato come “tradimento” dalla Germania nazista. La stampa si indignò per la rottura del patto tra Italia e Germania da parte del capo del governo Pietro Badoglio e della casa reale italiana. La propaganda nazista paragonò il voltafaccia dell’Italia con il suo atteggiamento durante la Prima guerra mondiale. Nel 1915, nonostante un patto di alleanza, l’Italia aveva dichiarato la guerra alla Germania e all’Austria. Ma la stampa tedesca si riallacciò anche a vecchi pregiudizi esistenti sin dal primo ’800 sul conto degli italiani. Tale propaganda ebbe chiari effetti negativi sul trattamento dei militari italiani prigionieri dei tedeschi.